
Il progetto ACUADORI è stato presentato alla Maker Faire 2021, la più grande fiera di innovazioni e creatività in Europa che si è svolta a Roma dall’8 al 10 ottobre.
Acuadori è una piattaforma per il monitoraggio dell’acqua del vigneto. Ha un impatto minimo sulle attività agricole, requisiti di manutenzione minimi e consiste in una rete di dispositivi wireless con consumi ridotti. Il nucleo della piattaforma è costituito da sensori in grado di monitorare le foglie per valutare il livello di idratazione della pianta. Le unità di rilevamento sono disposte in una rete IoT basata su radio LoRa. Tutti i dati sono disponibili sul cloud per consentire decisioni informate sulle strategie di irrigazione. Gli autori del progetto (tutti provenienti dall’Università di Cagliari, Laboratorio di Microelettronica e Bioingegneria) sono Massimo Barbaro, Silvia Loddo, Paolo Meloni, Marco Tanca, Riccardo Carboni, Francesco Marcato, Augusto Mura e Roberto Ruda.
Finanziato dalla RAS nell’ambito del programma di Ricerca & Sviluppo Agroindustria (POR FESR 2014-2020, Asse 1, Azione 1.2.2). ACUADORI ha messo insieme i due atenei della Sardegna e tre aziende del territorio regionale (Abika, Cantine Su’Entu, Cooperativa Viticultori della Romangia) per sviluppare una nuova piattaforma tecnologica concepita per migliorare la gestione delle risorse idriche nella produzione vitivinicola.
“ACUADORI ha affrontato il tema della sostenibilità dell’uso delle risorse idriche concentrandosi sul processo di trasformazione delle uve in vino, un settore in cui la Sardegna raggiunge delle eccellenze mondiali, e ribaltando gli approcci tipici dell’agricoltura di precisione, sviluppa una piattaforma di rilevamento distribuita in grado di misurare le condizione idriche delle viti in vigna in modo diretto, trasformando la pianta stessa in un biosensore”, spiega Massimo Barbaro, coordinatore del progetto e docente di Progettazione elettronica nel Dipartimento di Ingegneria elettrica e elettronica. “In questo modo – sottolinea il responsabile scientifico – è possibile interrogare i reali bisogni delle viti, che integrano lo stato idrico del suolo e dell’atmosfera, nonchè la risposta fisiologica della pianta all’acqua disponibile”.
La piattaforma ACUADORI si basa su innovativi sensori che vengono applicati alle foglie della pianta e ne misurano il contenuto di acqua. I dispositivi sono connessi in rete tramite un collegamento senza fili basato sul protocollo LoRa e inviano costantemente i loro dati nel cloud, in modo che siano disponibili per il monitoraggio da parte dell’agronomo che segue la produzione. Il monitoraggio costante e capillare consente interventi rapidi in caso di stress idrico della pianta, anche a distanza, e permette di tenere sotto controllo vigneti con caratteristiche morfologiche e idrologiche anche molto diverse. La piattaforma è di facile utilizzo, basso costo, ha minimo impatto sulle normali attività agricole, poche esigenze di manutenzione ed è in grado di funzionare ininterrottamente per diversi cicli stagionali senza richiedere interventi da operatori specializzati.
Un’intera piattaforma costituita da 12 dispositivi e 24 sensori è stata installata in due diversi vigneti di azienda sarde con caratteristiche molto differenti fra loro: la cantina Su’Entu a Sanluri e la Cooperativa della Romangia, e ha operato per tutta l’estate con risultati molto promettenti.
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